Viaggio allacciato: quando giocare diventa sicurezza

Finisce ancora un’altra giornata di festa. E’ sempre una gioia quando si lavora con i bambini. Dopo Cagliari, Sestu, Olbia e Bolotana, abbiamo scelto di festeggiare la giornata di premiazioni finali di Viaggio sicuro. Viaggio allacciato, nel magnifico teatro di via Goldoni di Elmas, con bimbi famiglie e docenti della scuola primaria dell’Istituto Monsignor Saba.

Pensavo di essermi abituato almeno un po’ alla gioia, al chiasso, alla gestione dell’imprevisto costante come sempre accade, quando si ha a che fare con le variabili indipendenti più belle del mondo: i bambini.

È il secondo anno che in prima persona come imprenditori io, Riccardo Melis, insieme a mio fratello Marcello Melis della Carrozzeria Santa di Cagliari o indirettamente, come coordinatore nazionale di Mio Carrozziere, assisto allo sviluppo del progetto Viaggio Sicuro. Viaggio allacciato.

Mi ero persuaso d’essere pronto alle emozioni forti . Mi stavo infatti concentrando nelle minuzie organizzative: su quei dettagli da affinarsi che rendono migliore, una macchina organizzativa già ben collaudata. A mente fredda mi dico: illuso.

Ho quasi rischiato di perdermi l’essenza per badare ai dettagli.

Per fortuna c’erano loro: quegli occhioni sgranati, increduli, felici, trepidanti di bimbi felici di sentirsi dire: bravo, complimenti. C’erano loro a dirci “ci sono riuscito”, “guarda che bel tema ho scritto” o semplicemente, c’erano due gote rosa per la timidezza, che cercavano una carezza d’incoraggiamento.

Che miracoli fa un semplice bravo. Che responsabilità. Altro che dettagli organizzativi!

Lo aveva annunciato Maria Montessori e con lei tanti altri insigni pedagogisti ma, vederne l’effetto è tutt’altro discorso.

Ogni sviluppo del concorso Viaggio allacciato, dura un mese. Un mese di sguardi e confidenze. Di risate e difficoltà. Entri nelle classi, conosci maestre ed allievi, le loro timidezze, incroci la tua con le loro vite, sperimenti la difficoltà nel superare gli ostacoli sempre nuovi e, senza accorgertene, ti ritrovi a ricordare nomi e storie.

Ricordare? Proprio io che se sono oberato di lavoro e non ricordo neppure come mi chiamo!?

Non sono miei figli ma quegli sguardi, le loro attese, i loro salti di gioia, i loro bisticci sono uguali o poco diversi da quelli a me più vicini. Così compare la festa settimanale e finale di Viaggio sicuro. Viaggio allacciato: un’onda sorridente e fiduciosa di volti e riccioli, di codette e cerchietti brillanti, di capelli a spazzola o scapigliati che si sono abituati alla presenza di questi estranei che fanno rispettare le regole.

La dolcezza di uno sguardo che agogna un dono.

Cuorini fiduciosi che aspettano il nostro arrivo inquisitorio ma premiante. Che sperano in un incoraggiamento.

Essere testimoni dell’evoluzione rivoluzionaria che induce un “semplice” gioco nella vita di bimbi ti infonde speranza.

Ed è quello che succede ogni volta. Cambiano i volti, cambiano i contesti, cambiano anche le sfumature organizzative perché ogni scuola ed ogni classe di gioco è diversa. Cambiano e non mancano le asperità. Poi, improvvisamente, tutto svanisce.

Anche il genitore più spazientito da quel continuo “mettiti la cintura e non usare il cellulare mentre guidi” rimbombato in loop nell’orecchio dal figlio per un mese intero, dimentica le proprie contrarietà davanti all’entusiasmo di un figlio che ha scoperto che rispettare le regole, può essere divertente.

Tutto svanisce dunque, perché alla festa arrivano i protagonisti perché evoluti. In che modo? Da bimbi che non volevano il seggiolino, facevano i capricci per stare davanti, non usavano neppure la seduta regolamentare, a bimbi ligi ed attenti, rigorosissimi applicatori del Codice della Strada, responsabilizzati della sicurezza in auto per se stessi e per le loro famiglie. Responsabilità conferita con mandato ufficiale dalle massime autorità cittadine.

La rivoluzione è fatta in quattro settimane.

Bimbi rivoluzionati ed evoluti con il sorriso, con l’empatia con ciascuno di loro, con un “quasi bravo, bravo, bravissimo“.

Come sai che hanno capito davvero? Dai loro disegni, dalle loro parole tronfie che ti narrano fatti della loro vita quotidiana e dei loro successi. Dai genitori che ti chiedono: cosa avete detto o fatto perché mia figlia cambiasse idea?

E noi che organizziamo e finanziamo il progetto, i carrozzieri aderenti a Federcarrozzieri ed ammessi al circuito Mio Carrozziere, rimaniamo lì ad assaporare il risultato del nostro vero investimento sul territorio: l’aver “convinto” con un gioco-concorso educativo, oltre un migliaio di bambini e le loro famiglie in soli quattro mesi ad usare maggiore cautela nei nostri piccoli viaggi. Viaggiare sicuri. Viaggiare allacciati può alle volte, salvarci la vita.

Noi aggiustiamo le macchine. Questo è il nostro lavoro di carrozzieri ma, portatele da noi per graffi da parcheggio, per usura, per danni metereologici, per proteggere i vostri cari dagli acari e dagli allergeni che possono insidiarsi nella nostra vettura. Venite da noi per ripristinare la lucentezza dei fari.

Non ci piacciono le auto nelle quali la vita umana è stata messa in pericolo. Viaggiamo sicuri. Viaggiamo allacciati.