Autopromotec: tecnologia per la riparazione auto
Alle volte sembra tutto facile. In fondo, le persone arrivano da noi con un guaio o un mezzo guaio e ci chiedono di “sistemare” il problema.
Ma come si ripara un’auto? Ci sono tanti modi. Ogni settore ha la sua specificità ed ogni riparatore sviluppa il proprio lavoro anche in funzione delle attrezzature a propria disposizione.
Autopromotec è l’appuntamento bolognese annuale fra i più importanti in Italia. Una settimana di incontri, approfondimenti, confronti fra produttori di attrezzature legate al mondo dell’auto e della riparazione dell’auto.
Tutte le novità e gli operatori di settore si ritrovano negli ampi spazi della Fiera di Bologna per confrontarsi e proporsi. Per aggiornare le proprie prospettive aziendali e professionali.
Ci saremo anche noi della Carrozzeria Santa Gilla. Ci andiamo ogni anno.
Autopromotec: tecnologia e futuro delle riparazioni a regola d’arte “aggiornata”
Vivere Autopromotec è per noi, un’opportunità per studiare e toccare con mano quali possono e potranno essere le nuove proposte delle varie case costruttrici di ricambi ed infrastrutture per i riparatori d’auto.
Non è una passeggiata di svago. Né una corsa all’ultimo ritrovato. Per noi della Carrozzeria Santa Gilla è un momento di vera e propria formazione. Ci formiamo in ogni ambito.
Questo per noi artigiani, è il più importante perché siamo convinti che per offrire una riparazione sicura e garantita 36 mesi, come solo noi di Mio Carrozziere facciamo sul mercato, dobbiamo essere costantemente aggiornati.
Non basta riparare; avere la sensazione di aver fatto un buon lavoro. Un buon lavoro deve essere verificabile. Ci sono dei test meccanici e informatizzati appositi che lo sanciscano.
La sicurezza delle autovetture che noi rimettiamo in strada è garantita perché la nostra azienda investe in formazione ed infrastrutture, in macchinari ed attrezzature.
Non tutti lo fanno. Non tutti offrono il lavoro di qualità che noi offriamo. In molti colleghi, e forse troppi, operano con gli stessi standard ed attrezzature di 40 anni fa. Per noi sarebbe impensabile perfino quelle di 10 anni fa.
Intendiamo l’officina come un pronto soccorso o un luogo di degenza delle nostre autovetture.
L’officina di zio Giacomo
La carrozzeria non può essere un bugigattolo sporco o improvvisato nel quale si lavora come se fossimo ancora nel gabbiotto di campagna di zio Giacomo.
Quella tana di noi adolescenti nella quale elevavamo il vespino a vespone, o cercavamo di rimettere in piedi la vecchia Fiat 500 di zia Amelia, per essere liberi di usare un mezzo per le scorribande di gioventù?
Chi non ha avuto uno zio Giacomo in famiglia? Chi non ha conosciuto un meccanico, gommista o carrozziere di famiglia i cui spazi lavorativi, oggi nel 2019, non sono troppo lontani dal gabbiotto di campagna di zio Giacomo?
Non voglio sembrare vanaglorioso o peccare di presunzione. Lungi da me l’idea di elargire lezioncine non richieste. Non è nel nostro stile e non sono stato educato in questo modo. Però è innegabile che fra i 704 carrozzieri registrati come tali dagli organi preposti, in troppi lavorano in modo assai lontano dagli standard che le norme prevedono.
Tuttavia è un fatto che la nostra Carrozzeria Santa Gilla, sia ben lontana dalla perfezione. Molto abbiamo ancora da fare ed imparare.
Siamo un’azienda famigliare che vuole crescere. Che si sforza di crescere con infiniti sacrifici. I risultati non arrivano per grazia ricevuta.
Non neghiamo di fare grandissimi sforzi continui. Sforzi significa in economia aziendale: rinunce, sacrifici, slanci in avanti per scelte etiche e professionali che riteniamo giuste e doverose.
Ha iniziato il lavoro artigiano mio padre, Carlo Melis, lo stiamo affiancando noi figli: Riccardo e Marcello.
Da notarsi come ho riportato i nostri nomi in rigoroso rispetto dell’anzianità filiale, a tutto agio di mio fratello Marcello che ci tiene a ribadire d’essere il più giovane della famiglia!
Scherzi a parte, crediamo che certi approcci al lavoro, quando non al limite della legalità normativa in vigore, sono certamente lontani dal nostro modello di carrozzeria.
Carrozzerie d’eccellenza Mio Carrozziere
Quando abbiamo firmato il codice etico che ci impegnava a garantire massima trasparenza e qualità ai nostri clienti.
Ci siamo però anche impegnati a garantire ai nostri clienti che qualunque lavoro noi si svolga sia eseguito nel rispetto di tutte le parti.
Nel rispetto del cliente e delle aspettative di riparazione o servizio richiestoci perché questo sia svolto in modo inappuntabile e trasparente.
Abbiamo garantito inoltre, di operare in modo etico in un ambiente salubre e rispettoso dei parametri di sicurezza di noi artigiani lavoratori.
Lavoriamo nel rispetto delle norme di vigore e di altre aggiuntive che ci siamo dati ed esibiamo con orgoglio, in materia di tutela ambientale, stoccaggio rifiuti e tracciabilità di tutti i passaggi della nostra produzione: dall’acquisto dei materiali allo smaltimento certificato dei medesimi.
Questo ha un costo per noi. È un costo di produzione delle nostre lavorazioni. Mi ripeto, lo esibiamo con orgoglio ben consapevoli di condividere i principi di un buon operare, con i nostri clienti.
Ottimizzare i costi di lavorazione e dunque i costi di produzione è possibile e lo facciamo ogni volta questo sia possibile.
Lo facciamo spesso rivedendo anche le nostre legittime aspettative di remunerazione professionale.
Non siamo disponibili però a compromessi in merito a costi di produzioni stracciati i cui numeri si traducono probabilmente solo in un modo: in paraurti abbandonati in angoli delle nostre belle campagne in forma anonima, di oli usati riversati nel water del bagno di servizio a totale vantaggio di inquinamento delle falde acquifere.
Quelle stesse che alimentano i rubinetti delle nostre case, gli orti dei nostri contadini ed i cibi a km 0 con cui nutriamo i nostri cari nell’illusione di proteggerli da inquinamenti di chissà quale parte lontana del mondo.
A questo genere di clienti, rinunciamo volentieri.
Ai nostri colleghi più disponibili ai compromessi svilenti il lavoro e la salute loro e dell’ambiente; a quei troppi che ancora lavorano in officine nello stile del gabbiotto di zio Giacomo, chiediamo di non aver paura di osare e pretendere per se stessi e per i propri clienti, qualcosa di più: il giusto.